Data / Ora
Date(s) - 15/04/2021
7:00 pm - 8:00 pm
A cura di Maria De Giorgio
Austria. Era la fine dell’Ottocento quando compare sulla scena uno degli artisti più intensi dell’arte europea: Egon Schiele.
Pioniere dell’Espressionismo austriaco, Schiele ebbe come mentore Gustav Klimt. Si immerse nello scintillio dell’Art Nouveau per poi sviluppare un’estetica ruvida e conflittuale, costituita da linee spezzate e nette, ombre violente e figure tese. I suoi esseri umani, costitutiti da ritratti a autoritratti, sbalordiono la Vienna del tempo per la loro intensità psicologica e sensuale e per le loro pose erotiche. Figure scheletriche, tese, spesso nude, fanno capolino all’interno delle sue composizioni, raccontando la tensione della vita e quella lotta costante tra Eros e Thánatos. Se molti dei suoi contemporanei hanno considerato la sua arte spegievole, oggi ne suoi lavori riscontriamo l’approccio rivoluzionario che egli ebbe nel rappresentare la figura umana. Una modernità pregna di inconscio e forze interiori che emergono, contorcendosi, nell’essenzialità della forma e nella crudezza del colore. Un viaggio intenso, tra i grandi capolavori di un’artista eccezionale.
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